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Gianluca Cremonesi nasce a Crema (CR) nel 1972, fin da giovane si interessa al mondo dell'arte sotto diverse forme, le sue prime espressioni d'arte sono state attraverso il carboncino e la grafite, sperimentando anche lo Spray painting e l'acquerello per poi passare all'olio, la sua vera passione. La sua pittura viene notevolmente influenzata dall'amore per la natura e le tradizioni del Giappone, paese per il quale prova una vera passione che lo ha portato a realizzare un'intera serie di dipinti dedicati a questo splendido paese; negli ultimi anni il mare e' entrato prepotentemente tra i suoi soggetti preferiti, prediligendo mari burrascosi con onde importanti e di forte impatto visivo. Le sue opere celebrano la bellezza della natura e in particolare del mare, sperando di porre l'attenzione sulla necessita' di rispettare l'ambiente che ci circonda per preservarlo.


Alcuni miei quadri fanno parte di collezioni private in Italia, America, Giappone, Canada, Finlandia, Inghilterra, Irlanda, Sud Africa, Australia ed Hong Kong.



"Dice di lui Corrado Barbieri:

Sedersi a guardare un'opera di Gianluca, una delle sue onde, equivale a mettersi da solo sul bagnasciuga e ammirare il mare dal vero. Non un mare placido fermo che naturalmente trasfonde serenita', ma un mare agitato, mosso che pur quieta. Questo continuo movimento, pur nella sua complessita' a volte ferocia, sicuramente prepotenza e potenza, rilassa, suscita un senso di liberta' e serenita', e' un modo per rilassarsi e farsi trasportare dal rumore delle onde in un mondo di pace e calma noncuranti del pericolo che un'onda può provocare, forse perche' siamo spettatori, protetti dalla nostra lontananza che ci preserva dal pericolo. e' un mare in continuo mutamento il suo, fermato nell'istante in cui l'onda si abbatte sugli scogli o sulla riva dopo una corsa fatta su lunghe distanze. La sua Onda e' ripresa nel momento ultimo, quando alzandosi dal pelo del mare, sembra prendere una forte rincorsa, raccogliere la massima forza per frangersi il piu' potentemente possibile... Come l'uomo raccoglie il fiato, inspira dal profondo per caricare al pieno i polmoni per poi espirare con un potente soffio. Un canto del cigno, un ultimo disperato sfoggio dell'energia che porta con se' consapevole che quanto compie l'atto ultimo della sua esistenza... Guardando la superficie del mare puoi vedere le onde che salgono e scendono. Le puoi descrivere con aggettivi: alta o bassa, grande o piccola, piu' o meno vigorosa, piu' o meno bella. Puoi descrivere un'onda in termini di inizio e di fine, di nascita e di morte. Ma perche' l'onda, perche' una simile attrazione per questo evento naturale ma fantastico: l'acqua, un liquido di per se' pacifico silenzioso calmo ma che, a causa di semplici variazioni naturali, maree, correnti, venti, viene perturbato inducendo in esso spettacolari rappresentazioni... Le onde... Non chiedo mai ad un artista perche' dipinge una o l'altra cosa. Un artista infatti e' trascrittore di emozioni l'artista non fa scelte ma permette che le emozioni si impadroniscano di lui: l'artista si limita quindi a rappresentare queste Sensazioni che gli scaturiscono dal soggetto che gli si para davanti, e se l'onda e' l'elemento che in Gianluca suscita l'emozione a me basta per definire il pittore artista. Le onde del resto suscitano emozioni, il mare e' emozione, simbolo di infinito, dello spazio incontaminato. Per gli antichi era il simbolo del fascino dell'ignoto da cui scaturiva il desiderio continuo di domarlo cavalcarlo e superarlo, alla ricerca dell'Oltre per conoscere la sua fine, cosa si celava al suo termine. e' questa continua ricerca che ha permesso di conoscere nuove terre nuove genti nuove esperienze.... Ma il mare e' fatica, e' paura, nasconde insidie: Ulisse, esperto marinaio, si trova fra mille insidie, pericoli proprio perche' il mare e' sempre in continuo movimento, mai monotono, e ha sempre qualcosa di nuovo da offrirci. LE ONDE.
Quante marine sono state rappresentate, mai placide e calme ma sempre burrascose se prendiamo una fra tutte le opere che rappresentano onde, il pensiero ci porta a quella grande onda di Kangawa dipinta da Hokusai. I critici d'arte descrivono questa come “l'immagine iconica della moderna contrapposizione tra forza della natura e fragilita' dell'uomo” Ma come nella grande onda, grande scheletro bianco con le terminazioni che sembrano artigli di una mano, anche nelle opere di Gianluca appaiono forme nascoste che solo allo spettatore attento appaiono magari nascoste tra la superficie dell'acqua nella fitta trama della spuma calma o nella spuma della grande onda. Piccole gocce riprese uguali nelle onde grandi e nelle piccole come una rappresentazione dell'infinito. E per rappresentare il mare e l'infinito i colori sono le cromie che a questo appartengono: il blu, e il verde. Entrambe i colori sono simbolo di armonia ed equilibrio, nonche' di calma, un colore che ha la facolta' di rilassare portando equilibrio nella sfera emotiva. Il blu e' il colore del cielo, del mare, dell'infinito spazio del silenzio, della calma, della tranquillita'. Una collezione quindi da ammirare in pace, in silenzio, lasciandosi cullare dalle onde del mare.

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